Le nostre finalità

dare impulso al cambiamento

Lo scopo del per-corso non è solo quello di corrispondere ad un  bisogno dei docenti, ma anche quello di indurre motivazioni e stimoli.

 

Per realizzarlo è fondamentale riuscire a conciliare l’esigenza di “materiali pronti per l’uso” (strumenti da poter usare in pratica, che non siano di totale rottura con le loro attuali pratiche didattiche) con uno stimolo al cambiamento nella metodologia d’insegnamento.

 

Parte della giornata di apertura (21 novembre 2019) e tutto il corso di formazione seguente saranno incentrati su dei materiali laboratoriali semi-strutturati con i quali i docenti potranno immaginarsi già all’opera. La proposta intercetterà, attraverso delle attività pratiche, le istanze di cambiamento che i docenti avvertono a riguardo della didattica della Storia..

 

Per poter riflettere sulla morfologia della conoscenza storica e strutturare dei percorsi di formazione verticali, che inizino alla scuola dell'infanzia, la Storia sarà presentata e sperimentata non come una materia scolastica ma come una disciplina. I docenti saranno motivati, chiamati a interrogarsi e a compiere scelte condivise anche sulle conoscenze che vale la pena presentare, approfondire, ripetere.

 

Per avviare questa riflessione abbiamo organizzato un convegno  il 21 novembre presso il Liceo Mascheroni di Bergamo, che al mattino vedrà la partecipazione di importanti ospiti, mentre nel pomeriggio ci darà la possibilità di provare con mano, attraverso alcuni laboratori pratici, delle metodologie didattiche innovative ed alternative.

 

Vai alla pagina del convegno

 

 

una formazione domiciliare

Per favorire i docenti desiderosi di mettersi in gioco, la formazione post-convegno avverrà presso i domicili di un gruppo di Istituti selezionati su base volontaria. L’idea della Formazione domiciliare permetterà di calare direttamente la proposta nella pratica didattica, perché il rinnovamento proposto vuole essere come un abito cucito su misura alle varie scuole, senza che sia calato dall’alto e che porti sconvolgimenti all’interno di pratiche e prassi che a volte hanno già faticosamente trovato dei loro equilibri. Contemporaneamente ciò permetterà di agire non solo sulle élite dei docenti motivati, ma sulla massa dei docenti che poi devono lavorare in classe e a fianco dei colleghi. Tale approccio richiede una notevole efficacia operativa e un sapere già maturato all’interno di gruppi di ricerca, per questo motivo il corso sarà gestito dai formatori dell’associazione Clio ‘92, che vanta un’esperienza pluriennale e d’eccellenza sul tema.

 

Uno dei capisaldi della proposta sarà dunque la tematizzazione e il relativo sviluppo in verticale del tema scelto. L’importanza posta sul tema dei contenuti non vuole dire semplicemente selezionare cosa imparare, ma significa anche il ritorno a alla storiografia, al come e perché ciascun docente insegna la storia.

 

i 7 punti chiave della proposta

  1. La formazione sarà localizzata negli istituti per stimolare concretamente il cambiamento, a partire dalla realtà quotidiana in cui vivono i docenti, e far loro percepire il corso come qualcosa che si ponga in continuità con la loro normale attività didattica;
  2. Prioritaria sarà l’azione sull’atteggiamento intellettuale con il quale i docenti guardano la disciplina (dare delle prospettive per pensare la storia da insegnare), ma anche sul loro atteggiamento emotivo nei confronti della Storia (lavorare sul senso di sicurezza del docente che si trova ad insegnare storia, far sì che si senta a suo agio nei confronti della disciplina);
  3. Promuoviamo l'idea che l’identificazione della storia con l’indice del manuale è una forzatura non necessaria, in alternativa saranno proposti il collegamento con il presente, la tematizzazione, un’organizzazione elastica del curricolo di storia;
  4. I percorsi di formazione proporranno dei materiali semi strutturati da usare durante i laboratori, i quali potranno poi essere personalizzati o rinnovati dai partecipanti ed essere usati nelle classi;
  5. Se il tradizionale metodo di insegnamento della storia propone a docenti ed alunni un’unica possibilità cognitiva: quella dell’apprendimento mnemonico, il nostro percorso di formazione mirerà invece a un utilizzo delle tracce storiche in modo laboratoriale, per abituare a concepire la storia come una disciplina con dei suoi esercizi pratici che stimolano l’applicazione di processi cognitivi attivi;
  6. La collaborazione di archivi, musei ed enti territoriali potrà arricchire la proposta laboratoriale e favorire la rivalorizzazione della disciplina;
  7. La didattica della storia proposta si articolerà e si svilupperà su diverse scale geografiche, intrecciando fatti ed eventi locali, regionali o nazionali con i grandi processi di trasformazione che invece si sono svolti su scala sovra-regionale o globale.